Anche in Italia il primo supermercato senza casse

Ha aperto pochi giorni fa, a Verona, quello che gli addetti ai lavori definiscono un "Autonomous store", ovvero un negozio, in questo caso un supermercato della Conad Tuday, dove non ci sono casse, non ci sono cassieri, ma un intricato sistema di telecamere, sensori e AI progettate apposta per identificare il cliente fin dall'ingresso, e sommare tutti i prodotti che si mette in tasca o in borsa.

Si può pagare mediante l'app della Conad sullo smartphone, ma anche senza registrarsi con una semplice carta di credito o Bancomat, ma niente contanti.

Definiscono questa tipologia di riconoscimento "neutra", ovvero che non memorizza i dati dei clienti e che rispetta completamente il diritto alla privacy ( io ho qualche dubbio a riguardo, e voi ...), il tutto sulla scia dei primi autonomous stores aperti negli USA, ovvero i famosi Amazon Go.

Però gli Amazon Go non sono andati benissimo: la società ha annunciato la chiusura di 8 punti vendita, che sembrano non attirare il grande pubblico, almeno per ora, forse la sensazione di essere continuamente osservati rende un po' strana l'attività di fare la spesa, forse le dimensioni ridotte rispetto agli altri supermercati, o forse il quasi completo azzeramento del contatto umano.

Ed è proprio questo il grande problema che si pone nella nostra società: l'avanzamento della tecnologia e l'automazione hanno sicuramente rivoluzionato diversi settori, portando notevoli benefici in termini di efficienza, precisione e produttività, ma , tuttavia, c'è una crescente preoccupazione per il possibile impatto sull'occupazione umana e sulle competenze richieste nei posti di lavoro.

Già in tutti i supermercati, ormai, ci sono le casse automatiche, che vanno a sostituire sempre più il lavoro del cassiere in carne ed ossa, anche se, a dire il vero, c'è sempre bisogno di qualche "umano" per aiutare i clienti quando incontrano le non poche difficoltà nell'utilizzo delle casse veloci automatizzate.

Sicuramente , per adesso , l'autonomous store di Verona è solo un esperimento, ma credo sia sintomo di un processo che coinvolgerà sempre più settori della nostra vita di tutti i giorni.

Inoltre, è interessante notare, come il contante venga reso sempre più obsoleto , in maniera silenziosa ma furba, senza fare grandi reclami, tra attività che li rifiutano e bancomat sempre più rari e meno presenti sul territorio.

Grazie dell'attenzione e alla prossima.