In fuga dai mercati
"Le banche centrali, come la Fed (Federal Reserve), proteggono le banche, non i cittadini", è questa la traduzione in italiano di una celebre frase di Robert Kiyosaki, imprenditore statunitense, molto famoso sui social per le sue affermazioni "anti-sistema", ovvero contro i mercati tradizionali e la finanza interbancaria, e favore di metalli preziosi, crypto, immobiliare e "Hard Assets", in generale.
Purtroppo Kiyosaki è finito recentemente in uno scandalo dove lo si accusa di truffa, soprattutto per quanto riguarda i suoi corsi, infatti ci ho dedicato un intero post, quì sul mio blog.
Soprattutto l'oro, negli Stati Uniti, è stato in rapporto diretto con il dollaro, per secoli: risale, infatti, al Mint and Coinage Act del 1792, la convertibilità del dollaro in oro e argento.
Ma nel 1933, dopo la Grande Depressione, il presidente Roosevelt vietò il possesso privato di oro per preservare le riserve delle banche, quindi, in teoria, tutti dovevano portare il proprio oro in banca per ricevere in cambio i dollari.
Dopo la Seconda Guerra Mondiale, il dollaro divenne la valuta di riferimento globale grazie alla sua convertibilità in oro, il famoso "Gold Standard" ma nel 1971 gli Stati Uniti lo abbandonarono, permettendo al governo, ma soprattutto la Fed, di stampare moneta senza limiti. Questo ha portato a un’impennata della domanda di oro, il cui prezzo è passato da 35 dollari l’oncia nel 1970 a 594 dollari nel 1980.
In Italia, non molti sanno che, grazie alla Legge n. 7 del 17 gennaio 2000, si può acquistare oro da investimento senza dover pagare l'Iva, quindi per esempio lingotti o monete d'oro con titolo superiore a 900 millesimi, venduti da Operatori Professionali in Oro, autorizzati e iscritti all’Albo della Banca d’Italia.
Chiaramente l'esenzione dell'iva non si applica a gioielli, che di solito salgono massimo a 18 carati (18k), quindi 750 millesimi di titolo in oro, o altri oggetti che hanno qualche contenuto del metallo giallo.
Speriamo che questa legge rimanga in vigore, e che a qualche politico furbone non venga in mente di cambiarla o toglierla, magari spinti dalla bellissima Unione Europea!
E il dollaro, di contro, durante questa guerra commerciale dei dazi, che stiamo vivendo, sta perdendo valore di giorno in giorno, e questo spaventa molto investitori, che fuggono verso asset come Oro e Bitcoin.
Anche Bitcoin, da molti ritenuto , per le sue performance recenti, un "Tech stock in disguise", una specie di azione che segue a ruota il Nasdaq, soprattutto dopo la creazioni degli Etf Btc, invece , in questo mese di Aprile, è riuscito ad emanciparsi da questa etichetta, ed ha preso un strada diversa rispetto a Wall Street e il dollaro, andando a collezionare un gionro verde dopo l'altro, ed adesso a ritoccato i 91,5 k.
Le ultime ruote del carro, per adesso, sono purtroppo le nostre care alt-coins, come Hive, che non hanno ancora goduto del pump di Btc e di alcune crypto in cima alla classifica del coin market cap.
Ma stiamo sempre allerta, perchè chi sa quale sorpresa inaspettata ci riserverà il domani.
Grazie dell'attenzione e alla prossima.
Immagine realizzata con ChatGPT
@tipu curate 2 putroppo ci speravamo tutti nella pimpata delle altcoin quando bitcoin ha preso il volo.
Ma a questo giro troppe nuove monete inutili molto pubblicizzate hanno sparso i fondi un po ovunque...
Bella la notizia dell'oro.
Io non la sapevo.
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Grazie, per ora va tutto sù con la sospensione dei dazi, ma ci può sempre essere la sorpresa dietro l'angolo, poi vediamo come va tra un paio di mesi.
Per non parlare poi dei consigli di Kiyosaki disegnati a misura di gringo (per forza di cose, d'altra parte). Nel sud del mondo risultano pressochè inutili (da qui il controsenso di farli tradurre e circolare in giro per il pianeta).