I social e la nostra mente.

Non c'è alcun dubbio che la nostra comunicazione con gli altri è radicalmente cambiata negli ultimi 30 anni: nel secolo scorso, a cavallo del 2000, grande parte della comunicazione veniva fatta attraverso quelli che oggi chiamiamo i media tradizionali, ovvero radio, carta stampata e televisione, e tra persone, oltre alla chiacchierata dal vivo, c'era sempre il buon vecchio telefono di casa ( perchè i cellulari, fino a un certo punto, venivano considerati degli oggetti di lusso per pochi), o la lettere o cartolina.

Anche il vecchio internet di una volta era molto diverso da quello di oggi: molti messaggi si scrivevano sui "forum", e certe volte, bisognava aspettare giorni per la risposta di un utente alla domanda che veniva fatta.

Inoltre, molta della comunicazione era anonima, senza tutta questa enfasi sulla propria immagine, fare e caricare video era ancora molto pesante per la rete di vent'anni fa, basti pensare che su Youtube c'era il limite di file al di sotto di 100 Mb, e la risoluzione massima era 480p.

Adesso, invece, siamo inondati di social, in cui viene spinto il fatto di mettere le proprie foto, di caricare le proprie informazioni, e di esprimere un'opinione su tutto: oggi, la società fatica a comunicare e a trovare punti di accordo su qualsiasi argomento, e gran parte della colpa è dei social media.

Uno dei principali problemi è la natura testuale di molte piattaforme, che costringe le persone a esprimersi per iscritto, spesso senza contesto o tono, e questo porta a frequenti incomprensioni e fraintendimenti.

In più si ha la tendenza a finire in un "echo chamber", ovvero in gruppi di influencer e creator che hanno più o meno la stessa opinione sulle cose, mentre nel mondo "reale", se dobbiamo dialogare o fare un dibattito con qualcuno, ci dobbiamo sforzare a cercare di comprendere le ragioni dell'altro, anche per poter argomentare meglio le nostre risposte.

La comunicazione mediata dai social media è spesso deficitaria perché elimina molti elementi fondamentali del linguaggio naturale, ma anche altri aspetti, come il contatto visivo, o l'analisi dei gesti e della posizione del corpo.

Il testo, pur essendo utile, non è in grado di trasmettere le sfumature della comunicazione orale, portando a fraintendimenti e conflitti. Questo fenomeno ha contribuito a creare un ambiente sociale più ostile e frammentato, in cui le persone tendono a interpretare i messaggi nel modo più negativo possibile.

Stiamo perdendo tutti, forse, la capacità di dialogo?

Ho paura di sì....

Grazie dell'attenzione e alla prossima.

Immagine realizzata con Grok.

Posted Using INLEO



0
0
0.000
3 comments
avatar

Congratulations @giuatt07! You have completed the following achievement on the Hive blockchain And have been rewarded with New badge(s)

You have been a buzzy bee and published a post every day of the week.

You can view your badges on your board and compare yourself to others in the Ranking
If you no longer want to receive notifications, reply to this comment with the word STOP

Check out our last posts:

Our Hive Power Delegations to the February PUM Winners
Feedback from the March Hive Power Up Day
Hive Power Up Month Challenge - February 2025 Winners List
0
0
0.000
avatar

Si, stiamo perdendo la capacità di comunicare e di rapportarsi col prossimo...basta aprire un social a caso e leggere qualche commento...trovi sempre qualche idiota che insulta senza un motivo...

0
0
0.000
avatar

Sì, l'ho notato anch'io, e mi sembra che nessuno mai si schioda dalla sue posizioni, quindi alla fine diventa un gruppo contro l'altro.

0
0
0.000